Immunocomplesso: il significato medico di un termine cruciale nella salute
Nel contesto medico, l’immunocomplesso rappresenta un concetto di notevole importanza. Fondamentale per il sistema immunitario, l’immunocomplesso svolge un ruolo critico nella difesa dell’organismo contro le malattie.
Cos’è un immunocomplesso e cosa fa?
Un complesso immune o immunocomplesso è un complesso formato da più legami tra un antigene e un anticorpo. Il rapporto tra la quantità di antigeni e anticorpi determina la forma dell’immunocomplesso e questa a sua volta determina il suo effetto e la sua funzione.
Ha diversi ruoli nell’economia del nostro organismo: può partecipare alla produzione e regolazione degli anticorpi, eliminare complessi immuni opsonizzati, quindi estranei, o contribuire all’attivazione delle cellule denidritiche e dei macrofagi, componenti fondamentali nella risposta immunitaria.
Come si formano gli immunocomplessi?
La loro formazione avviene quando anticorpi e antigeni si trovano in fase liquida, raggiungendo concentrazioni ottimali per l’interazione. Gli anticorpi, prodotti dal sistema immunitario in risposta a specifici antigeni, si legano in modo preciso a tali agenti patogeni o sostanze estranee.
Quando avviene questa interazione in cui gli anticorpi circolanti si legano agli antigeni, si creano gli immunocomplessi. Questa struttura è cruciale in quanto segnala al sistema immunitario la presenza di potenziali minacce, facilitando la loro rimozione.
In particolare, i fagociti, come i macrofagi, riconoscono e inglobano gli immunocomplessi, contribuendo all’eliminazione efficace di agenti patogeni e alla regolazione della risposta immunitaria.
Immunocomplessi circolanti: un ruolo chiave nella risposta immunitaria
Gli immunocomplessi circolanti (CIC) derivano dall’interazione tra diversi tipi di antigeni e specifici anticorpi, inclusi quelli virali, batterici, tumorali e allergenici.
Normalmente eliminati dal sistema mononucleato-macrofagico, il loro accumulo può favorire malattie autoimmuni come glomerulonefriti e artrite reumatoide. La presenza di CIC non è un segno sicuro di malattia, ma la loro persistenza richiede valutazioni più approfondite, considerando anche altri marcatori e sintomi clinici.
In alcune situazioni normali, come gravidanza e dopo pasti abbondanti, la presenza di CIC può essere fisiologica. La comprensione di questa sottile interazione tra difesa e complessità è essenziale per una valutazione accurata della salute.
Riferimenti
• Centro Biomedico Analisi Cliniche Papagni - ‘Immunocomplessi Circolanti’
• Nicole L.J. Nelson, Cheryl M. Zajd e Michelle R. Lennartz, Fcγ receptors and toll-like receptor 9 synergize to drive immune complex-induced dendritic cell maturation - Novembre 2019
• Martin Guilliams, Pierre Bruhns e Yvan Saeys, The function of Fcγ receptors in dendritic cells and macrophages - Febbraio 2014
• Richard Goldsby, Immunology - 2002
• Stylianos Bournazos, Taia T. Wang e Rony Dahan, Signaling by Antibodies: Recent Progress - 26/4/2017