ARTIGLIO DEL DIAVOLO: L’INTEGRATORE NATURALE PER COMBATTERE IL DOLORE
Combattere i dolori più diffusi, come quelli legati all’artrite o quelli acuti legati a un’infiammazione dei muscoli con un integratore naturale?
Si tratta di una scelta utile per la nostra salute. Infatti i farmaci antidolorifici, per quanto sicuramente efficaci, possono creare dei gravi problemi al nostro corpo. A cominciare dal sistema digestivo. Senza dimenticare che, se non viene risolta l’infiammazione causa del dolore, si rischia di cadere in un circolo vizioso, con una continua assunzione di farmaci.
Invece un integratore naturale come l’artiglio del diavolo rappresenta una soluzione alternativa adeguata, per i suoi effetti antinfiammatori e antidolorifici. E per il fatto di risultare molto efficace anche quando applicato per via topica, come spray o gel, sulla zona dolente.
I benefici di un integratore naturale con artiglio del diavolo contro dolori e infiammazioni
L’artiglio del diavolo è una pianta africana, nota da secoli nella medicina naturale come rimedio con i dolori e le infiammazioni, soprattutto quelli legati a muscoli e articolazioni.
Le teorie della medicina naturale sono state confermate dalla scienza, che ha individuato la presenza nell’artiglio del diavolo, di 3 diveri glicosidi, cioè:
- Arpagoside
- Arpagide
- Procumbide.
Proprio queste 3 sostanze sono responsabili degli effetti antinfiammatori e antidolorifici di questa pianta, che in alcuni casi riesce a eguagliare in termini di risultati i benefici dei farmaci antidolorifici e antinfiammatori più diffusi.
Quindi, scegliere un prodotto naturale che contiene artiglio del diavolo ci permette di combattere in modo efficace i dolori legati, per esempio, alle contusioni, agli stiramenti, all’artrite e alle tendiniti.
Tutto questo con minori effetti collaterali rispetto ai classici farmaci utilizzati a tale scopo. Dobbiamo però ricordare di evitare gli integratori che contengono artiglio del diavolo in caso di gravidanza e allattamento e in caso di disturbi digestivi.
Sempre meglio consultare il proprio medico poi quando si seguano delle specifiche terapie farmacologiche.
